Stampare nel 2013 (il 3d)

Fra una cinquantina d'anni magari vivremo in un mondo in cui ci si potrà stampare il cibo comodamente seduti in casa (un misto tra "Star Trek" ed "Il quinto elemento" per intenderci), ma oggi a che punto siamo con la stampa "futuristica"?
Già da qualche anno circolano prototipi di stampanti 3d che, ora, puntano alla grande diffusione ed alla produzione di massa anche se i prezzi, per qualche tempo, saranno proibitivi per la maggior parte degli utenti (si parla di circa 1.000 euro nel caso dell'italiana Sharebot).
Ma all'orizzonte c'è anche qualcosa di meno costoso (a prezzo di una qualità di stampa 3d non spettacolare). E' la Peachy Printer. Questa macchina, finanziata attraverso Indiegogo e Kickstarter, dovrebbe costare circa 100 dollari e baserà la sua tecnologia di stampa su onde sonore, laser, resina ed acqua salata.

E se non si possiede una stampante 3d? Beh, in quei casi ci si può rivolgere a servizi di stampa esterni (online e non) a cui inviare i nostri file vettoriali o 3d. I prezzi, anche in questo caso, non hanno nulla a che fare con quelli della stampa 2d, ma sono comunque abbordabili ed in calo.
Questi alcuni tra i siti più gettonati a cui rivolgersi:

- Ponoko
- Sculpteo
- i.materialize
- Zoomrp
- Redeye
- Vectorealism
- Shapeways


Tutto bellissimo e futuristico, certo. Ma ci sono dei contro. Tipo? Questo:




Si, con la tecnologia di stampa 3d si possono ricreare anche le armi (basta stampare tutte le parti ed assemblarle). In questo caso è stata ricreata una Colt 1911 perfettamente funzionante semplicemente cambiando il materiale di stampa utilizzato.
Qualche tempo fa, un giornalista d'inchiesta israeliano, riuscì ad introdurre un modello di pistola stampata con la tecnica del 3d, in una cerimonia a cui partecipava Netanyahu (il primo ministro israeliano). Nessuno si accorse di nulla perchè il materiale utilizzato per la realizzazione dell'arma era la plastica e la pistola passò tranquillamente i metal detector della sicurezza (smontata).
Questo episodio gettò immediatamente una pessima luce sulla nuova tecnologia che, ancora oggi, è vista come qualcosa di estremamente pericoloso da una parte della popolazione mondiale.

Ma è giusto condannare una tecnologia solo perchè se ne potrebbe fare un pessimo uso? Se la vostra risposta è si, allora vi invito a riflettere su una "piccola" cosa. La stampa 3d non consentirà soltanto di creare portachiavi, indumenti, prototipi, giocattoli... si potrà creare ben altro. Ad esempio? I vostri organi. Si, avete capito bene. Qualche giorno fa, un'azienda specializzata in tecnologie biomediche ha "creato" un fegato artificiale (ma stampato con cellule vive) che è riuscito a sopravvivere e "funzionare" per ben 40 giorni.
Ora vi ripeto la domanda.  
E' giusto condannare una tecnologia solo perchè se ne potrebbe fare un pessimo uso?



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